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- Over 35 initiatives planned for the Mental Health Festival.
- Focus on youth health with interactive workshops and debates.
- Featuring renowned figures like Massimo Cirri and Nadia Terranova.
Il secondo Festival della Salute Mentale, un evento di forte impatto che si svolgerà tra Arezzo e San Giovanni Valdarno dal 1° al 6 aprile 2025, si preannuncia come un motore di profonde riflessioni sul benessere psicofisico e sull’integrazione sociale. Con un programma di oltre 35 iniziative, il festival mira a coinvolgere in modo attivo studenti, cittadini, famiglie e professionisti dei settori sanitario ed educativo.
Un Mosaico di Iniziative per il Benessere
Il festival si sviluppa attraverso un calendario ricco e variegato, che include convegni, discussioni, esposizioni, spettacoli, lezioni, workshop, laboratori e attività all’aria aperta. Un’attenzione particolare è rivolta alla salute dei giovani e degli adolescenti, con esibizioni, laboratori interattivi, dibattiti stimolanti, presentazioni di progetti innovativi e proiezioni cinematografiche coinvolgenti. *Il benessere psicologico, l’integrazione sociale, la salvaguardia e l’esaltazione della memoria storica connessa all’ex-manicomio del Pionta, l’importanza dello sport come veicolo di inclusione e il ruolo fondamentale della scuola nella promozione della salute sono tra gli argomenti principali affrontati.
Il festival vanta la partecipazione di personalità di rilievo nel panorama culturale e scientifico italiano. Tra i partecipanti di spicco figurano il presentatore radiofonico e psicologo Massimo Cirri, conosciuto per la sua attività nel programma Caterpillar di Rai Radio2, l’autrice Nadia Terranova, gli psichiatri Andrea Fagiolini e Paolo Peloso, e il filosofo Simone Zacchini. Un appuntamento imperdibile sarà la presentazione del film “Diciannove”, con la partecipazione del regista Luca Guadagnino e del produttore Giovanni Tortorici.*
Anteprime e Collaborazioni di Prestigio
Nei giorni precedenti all’inaugurazione ufficiale, il festival ha già proposto delle anticipazioni a San Giovanni Valdarno, con incontri incentrati sul ruolo della scuola come propulsore del progetto di vita e sull’importanza dell’inclusività, dello sport e del benessere psicosociale. Queste iniziative, promosse dalla Conferenza dei Sindaci del Valdarno e dall’associazione Abbracciamo il Valdarno, hanno introdotto i temi cardine del festival e hanno coinvolto attivamente la comunità locale.
Il Festival della Salute Mentale è il frutto di una collaborazione sinergica tra diverse istituzioni e realtà del territorio. L’Università di Siena, l’Azienda Usl Toscana sud est, il Comune di Arezzo e la Conferenza dei Sindaci del Valdarno hanno unito le forze per realizzare un evento di grande impatto sociale e culturale. La collaborazione con APID – Associazione nazionale di DanzaMovimento Terapia, che terrà il suo convegno annuale ad Arezzo durante il festival, arricchisce ulteriormente il programma con laboratori e performance dedicati al potere terapeutico del movimento.

Memoria, Inclusione e Futuro: I Pilastri del Festival
Un aspetto particolarmente significativo del festival è la sua attenzione alla memoria storica legata all’ex-ospedale psichiatrico del Pionta. La passeggiata “I luoghi della memoria” offrirà ai partecipanti l’opportunità di ripercorrere i sentieri di un passato doloroso, ma anche di riflettere sui progressi compiuti nella cura della salute mentale e sull’importanza di un approccio inclusivo e rispettoso della dignità di ogni individuo. La “V Lezione Pirella”, dedicata alla figura dello psichiatra umanista Agostino Pirella, approfondirà il tema della deistituzionalizzazione e dello stato attuale dei servizi di salute mentale.
La tavola rotonda dedicata al benessere degli adolescenti rappresenterà un momento cruciale per fare il punto sui progetti in corso e per delineare le prospettive future. La partecipazione di rappresentanti della Regione Toscana, dell’Università, dell’ASL, del Comune, dell’Ordine degli psicologi, dei presidi e delle associazioni studentesche garantirà un confronto multidisciplinare e una visione a 360 gradi sulle sfide e le opportunità che riguardano la salute mentale dei giovani.
Un’Eredità di Consapevolezza e Cambiamento
Il Festival della Salute Mentale di Arezzo si configura come un’occasione preziosa per sensibilizzare la comunità sui temi del benessere psico-fisico e dell’inclusione sociale. Attraverso un programma ricco e diversificato, l’evento si propone di abbattere gli stigmi legati alla malattia mentale, di promuovere una cultura dell’ascolto e dell’accoglienza, e di favorire la creazione di una società più consapevole e inclusiva. La partecipazione di esperti, artisti e cittadini comuni contribuirà a creare un dialogo costruttivo e a generare nuove idee e progetti per il futuro della salute mentale.
Oltre lo Stigma: Un Nuovo Orizzonte per la Salute Mentale
Il Festival della Salute Mentale di Arezzo rappresenta un passo importante verso la destigmatizzazione della malattia mentale e la promozione di una cultura del benessere. Ma cosa possiamo imparare da questo evento in termini di psicologia cognitiva e comportamentale?
Una nozione base di psicologia cognitiva ci ricorda che i nostri pensieri influenzano le nostre emozioni e i nostri comportamenti. Lo stigma associato alla malattia mentale spesso deriva da pensieri negativi e stereotipati che alimentano la paura e la discriminazione. Il festival, attraverso la sua programmazione diversificata, si propone di sfidare questi pensieri negativi e di promuovere una visione più realistica e compassionevole della salute mentale.
Una nozione avanzata di psicologia comportamentale ci suggerisce che l’esposizione a modelli positivi e a esperienze di successo può contribuire a modificare i comportamenti e gli atteggiamenti negativi. La partecipazione di persone che hanno vissuto esperienze di malattia mentale, di professionisti del settore e di artisti che si esprimono attraverso l’arte e la cultura può ispirare un cambiamento positivo nella percezione della salute mentale e incoraggiare le persone a cercare aiuto e supporto quando ne hanno bisogno.
Questo festival ci invita a riflettere sul nostro ruolo nella costruzione di una società più inclusiva e rispettosa della dignità di ogni individuo. Ci spinge a interrogarci sui nostri pregiudizi e a impegnarci attivamente nella promozione del benessere mentale. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo superare lo stigma e creare un futuro in cui la salute mentale sia considerata una priorità per tutti.