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- Rivelate violenze fisiche e psicologiche subite da John Elkann e i suoi fratelli dalla madre Margherita Agnelli.
- Controversia legale iniziata nel 2004 e ancora in corso riguardante l'eredità di Gianni Agnelli.
- Investimenti di 14 miliardi di euro da Stellantis negli ultimi cinque anni, creando prodotti competitivi sui mercati mondiali.
Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha rilasciato un’intervista ad Avvenire in cui ha parlato apertamente delle difficoltà personali e familiari che ha affrontato nel corso degli anni. La controversia legale sull’eredità della famiglia Agnelli è stata un tema centrale dell’intervista. Elkann ha rivelato che lui e i suoi fratelli, Lapo e Ginevra, hanno subito violenze fisiche e psicologiche da parte della madre, Margherita Agnelli, sin da quando erano piccoli. Questa situazione ha creato un rapporto protettivo con i loro nonni, che sono diventati figure di riferimento cruciali per loro.
La saga familiare ha avuto inizio nel 2004, quando Margherita Agnelli ha firmato un accordo per rinunciare alle quote azionarie del padre Gianni e alla futura eredità della madre, Marella Caracciolo, in cambio di un pagamento di 1,2 miliardi di euro. Tuttavia, nel 2007, Margherita ha sostenuto che una parte del patrimonio del padre era stata nascosta e ha avviato un’azione giudiziale per ottenere una rendicontazione completa dell’eredità di Gianni Agnelli. La Corte di Cassazione ha ritenuto infondate le sue richieste nel 2015, ma Margherita ha continuato a proporre nuovi giudizi, l’ultimo dei quali nel 2020.
L’intervista arriva in un momento delicato, con la procura di Torino che indaga su presunte irregolarità fiscali legate all’eredità di Marella Agnelli. Se le accuse fossero dimostrate, Margherita Agnelli potrebbe far decadere l’accordo del 2004 e rientrare in possesso dell’eredità della madre, coinvolgendo anche i cinque figli avuti dal secondo matrimonio con Serge De Pahlen.
Il Rilancio di Fiat e la Creazione di Stellantis
John Elkann ha anche parlato del rilancio della Fiat e della creazione di Stellantis, sottolineando che il destino dell’azienda vent’anni fa era simile a quello dell’Olivetti, una delle grandi realtà industriali italiane che è scomparsa a causa di cattiva gestione e ingegneria finanziaria. “Oggi le nostre aziende danno lavoro a 74.000 persone in Italia e abbiamo investito 14 miliardi di euro negli ultimi cinque anni, creando prodotti competitivi sui mercati mondiali,” ha dichiarato Elkann.
Ha ricordato con emozione il momento in cui ha visto le prime Jeep uscire dalle linee di produzione di Melfi e le navi acquistate per trasportarle dalla Basilicata all’America. Elkann ha sottolineato che il rapporto con il governo italiano, così come con i governi di tutti i paesi in cui Stellantis opera, è di massimo rispetto e alla ricerca del dialogo.
Elkann ha evidenziato gli investimenti fatti a Mirafiori negli ultimi anni, che hanno permesso l’avvio di attività addizionali alla produzione di auto, come il centro di ricerca per i test sulle batterie elettriche, la produzione di trasmissioni elettrificate, un campus di uffici sostenibili e un centro per l’economia circolare. Ha ringraziato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, per la loro lungimiranza e il supporto.
La Diversità e la Forza di Stellantis
Elkann ha spiegato che Stellantis è nata dalla fusione tra Fiat-Chrysler e la francese PSA, e che l’azienda opera in tutto il mondo con radici in America, Francia e Italia. Il top management di Stellantis è composto da persone di diverse nazionalità: l’amministratore delegato è portoghese, la responsabile finanziaria è americana, il capo della tecnologia è croato. I responsabili dei marchi sono anch’essi di diverse nazionalità: il responsabile del marchio Jeep è italiano, quello di Peugeot è inglese e quello dell’Alfa Romeo è francese.
Elkann ha sottolineato che il rispetto delle identità nazionali è una delle vere forze e ricchezze di Stellantis. “La diversità è una ricchezza, anche le identità nazionali si mischiano all’interno della stessa azienda,” ha affermato Elkann. Ha anche ribadito la sua decisione di vivere a Torino con la moglie e i figli, rafforzando così il loro impegno sociale e il legame con il territorio.
Bullet Executive Summary
La vicenda familiare di John Elkann e la controversia legale sull’eredità Agnelli mettono in luce le dinamiche complesse delle relazioni familiari e l’impatto che queste possono avere sulla salute mentale. La rivelazione delle violenze subite da parte della madre e il ruolo protettivo dei nonni evidenziano come i traumi infantili possano influenzare la vita adulta e le scelte personali e professionali.
Una nozione base di psicologia cognitiva applicabile a questo contesto è il concetto di resilienza, ovvero la capacità di un individuo di affrontare e superare eventi traumatici o stressanti. La resilienza di Elkann e dei suoi fratelli è stata rafforzata dal supporto dei nonni, che hanno fornito un ambiente protettivo e di sostegno.
Una nozione avanzata di psicologia comportamentale che può essere applicata è il modello di coping, che descrive le strategie utilizzate dagli individui per gestire lo stress e le emozioni negative. Elkann ha dimostrato di utilizzare strategie di coping adattive, come il rafforzamento del legame con il territorio e l’impegno sociale, per affrontare le difficoltà personali e professionali.
In conclusione, la storia di John Elkann e della sua famiglia offre uno spunto di riflessione sulla importanza del supporto familiare e delle strategie di coping nella gestione dei traumi e delle difficoltà della vita. Invitiamo i lettori a riflettere sulle proprie esperienze e sulle risorse di supporto disponibili nella loro vita, per affrontare e superare le sfide personali.