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- Il 36% della popolazione ucraina necessita di assistenza umanitaria, con 12,7 milioni di persone coinvolte.
- Nel 2024, il 76,5% degli intervistati ha sofferto di depressione, con il 47,1% affetto da depressione maggiore.
- Dopo il supporto psicologico, l'87% non mostrava più segni di depressione e il PTSD grave è diminuito al 19,4%.
A tre anni dall’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia, la situazione umanitaria nel paese rimane critica. Si stima che 12,7 milioni di persone, pari al 36% della popolazione, necessitino di assistenza umanitaria. Tra queste, milioni sono attualmente minacciate da, o già stanno vivendo, condizioni di disagio mentale mentre un vasto numero di bambini affrontano il pericolo di problemi nello sviluppo a causa della guerra. La Fondazione Soleterre, in collaborazione con l’Unità di Ricerca di Psicologia del Trauma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha condotto uno studio approfondito per valutare l’impatto psicologico della guerra sulla popolazione sfollata interna nelle regioni di Kharkiv, Dnipro e Zaporizhzhia.
Risultati della Ricerca e Interventi di Supporto Psicologico
Lo studio ha analizzato l’evoluzione dei livelli di ansia, depressione e disturbo post-traumatico da stress (PTSD) tra il secondo e il terzo anno del conflitto. I risultati del 2022 e del 2023 hanno evidenziato che circa il 30% degli intervistati soffre di ansia significativa e oltre il 50% di depressione. Fattori di rischio non trattati, come la mancanza di contatto con i familiari e l’incertezza sul futuro, possono aggravare queste condizioni. Nel 2024, ulteriori test su 514 individui hanno rivelato che il 76,5% soffriva di depressione, con il 47,1% affetto da depressione maggiore. Inoltre, lo manifestava intensi segnali di PTSD. Tuttavia, in seguito a un processo di sostegno psicologico, è stata riscontrata una notevole diminuzione dei disturbi: circa l’87% non mostrava più segni di depressione e il numero di individui con sintomi gravi di PTSD è diminuito al 19,4%.
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L’Importanza del Supporto Psicologico Continuativo
Il supporto psicologico si è dimostrato un elemento cruciale nella riduzione dei sintomi legati a depressione, ansia e PTSD. La Fondazione Soleterre ha assistito con il suo sostegno psicologico un totale di 15.119 persone e ha fornito cure mediche a 12.001 pazienti. Inoltre, sono stati offerti 21.936 sessioni di supporto psicologico, mentre un ampio numero di giovani pazienti oncologici ha usufruito sia di cure psicologiche che di trattamenti medici. L’approccio adottato, basato sull’ascolto dei bisogni locali e sull’implementazione di strategie di coping efficaci, ha permesso di raggiungere risultati significativi in termini di miglioramento del benessere psicologico.
Un Futuro di Speranza e Resilienza
Il lavoro svolto dalla Fondazione Soleterre e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore dimostra che, nonostante le immense difficoltà, è possibile alleviare le sofferenze psicologiche causate dalla guerra. Il conflitto è un evento che non è solo una catastrofe umana, ma rappresenta anche un trauma duraturo per le generazioni attuali e future. È fondamentale continuare a sostenere le organizzazioni umanitarie che operano nei contesti di conflitto, promuovendo la pace e la giustizia per tutte le persone coinvolte.

In psicologia cognitiva, il concetto di resilienza è fondamentale per comprendere come gli individui possano adattarsi positivamente a situazioni avverse. La resilienza non è una caratteristica innata, ma può essere sviluppata attraverso il supporto sociale e psicologico, come dimostrato dagli interventi in Ucraina. Approfondendo, la teoria del coping in psicologia comportamentale suggerisce che le strategie di coping efficaci, come quelle implementate nei programmi di supporto psicologico, possono ridurre significativamente i sintomi di stress e migliorare il benessere generale. Riflettendo su questi concetti, possiamo comprendere l’importanza di un approccio integrato che combini supporto psicologico e strategie di coping per affrontare le sfide della vita.